OGNI SETTIMANA PUBBLICHERO' UN POST CON L'OMELIA DELLA DOMENICA, COME PROMESSO.
SARA' ANCHE QUESTO UN MOMENTO DI RIFLESSIONE PER TUTTI NOI IN VISTA DELL'EVENTO DI LUGLIO A LA VERNA. A QUESTA PROPOSTA SEGUIRANNO TRE RELAZIONI FATTA DA GIOVANI DEL NOSTRO GRUPPO ED ALTRI DOCUMENTI CHE VIA VIA VI INVIERO'. E' IMPORTANTE QUESTO LAVORO DI PREPARAZIONE IN QUANTO IL NOSTRO PROGETTO NON E' UN "AMARCORD" MA UN MOMENTO PER CAMMINARE INSIEME VERSO IL FUTURO CHE CI ATTENDE.
IV Domenica T. O. Anno C
Questa Domenica celebriamo la 42° Giornata della Vita, momento importante per riflettere, come Comunità di credenti, sul grande Dono della Vita ma anche su tutte le insidie che essa corre nella nostra società, dal suo sorgere nel grembo materno fino alla sua naturale conclusione.
Nata a seguito dell’approvazione della
legge sull’aborto oggi e per continuare la lotta contro questa pratica, ha ampliato oggi la sua attenzione a tutta
l’esistenza umana. Rimane per tutti noi una sfida da accogliere, andando come
sempre controcorrente suscitando
scandalo e ostilità da parte di una
certa cultura laicistica. Lo slogan di
quest’anno è: La vita è futuro,
occorre andare avanti, ascoltare il futuro, mettersi in cammino sempre come fece
Gesù al termine dello scontro avuto con i suoi compaesani e come ci chiede
anche a tutti noi oggi.
Ma veniamo al Vangelo di questa Domenica. Gesù
ha appena enunciato il Suo proclama messianico: “il Padre mi ha mandato ad
annunciare ai poveri il lieto annuncio e
la liberazione ai prigionieri” messaggio
(Vangelo) di gioia e di salvezza per tutti. Dopo un attimo di meraviglia si
passa presto allo sdegno e all’ostilità. Perché? La Sua Parola chiede
conversione ed accoglienza (come la vedova e il lebbroso Naim), richiede un
cuore aperto al nuovo ed al futuro, che sappia andare controcorrente con la
mentalità comune del mondo. Al mito
della scientificità che tutto spiega e che tutto vorrebbe comprende si
contrappone l’azione di Dio che propone la Sapienza del cuore e dell’Uomo nuovo.
“Allora
lo condussero sul ciglio del monte per gettarlo giù. Ma come sempre negli
interventi di Dio, improvvisamente si verifica uno strappo nel racconto, un
buco bianco, un “ma”. Ma Gesù passando in mezzo a loro si mise in cammino. Un
finale a sorpresa. Non fugge, non si nasconde, passa in mezzo a loro, aprendosi
un solco come di seminatore, mostrando che si può ostacolare la profezia, ma
non bloccarla. «Non puoi fermare il vento, gli fai solo perdere tempo» (G.
Gaber). Non puoi fermare il vento di Dio”.
(Letture: Geremia 1,4-5.17-19; Salmo 70; 1 Corinzi 12,31-13,13)
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