domenica 3 febbraio 2019

LA VITA E' FUTURO

CARISSIMI AMICI,
                                   OGNI SETTIMANA PUBBLICHERO' UN POST CON L'OMELIA DELLA DOMENICA, COME PROMESSO.

SARA' ANCHE QUESTO UN MOMENTO DI RIFLESSIONE PER TUTTI NOI IN VISTA DELL'EVENTO DI LUGLIO A LA VERNA. A QUESTA PROPOSTA SEGUIRANNO TRE RELAZIONI FATTA DA GIOVANI DEL NOSTRO GRUPPO ED ALTRI DOCUMENTI CHE VIA VIA  VI INVIERO'. E' IMPORTANTE QUESTO LAVORO DI PREPARAZIONE IN QUANTO IL NOSTRO PROGETTO NON E' UN "AMARCORD" MA UN MOMENTO PER CAMMINARE INSIEME VERSO IL FUTURO CHE CI ATTENDE.


IV Domenica T. O. Anno C

     Questa Domenica celebriamo la 42° Giornata della Vita, momento importante per riflettere, come Comunità di credenti, sul grande Dono della Vita ma anche su tutte le insidie che essa corre nella nostra società, dal suo sorgere nel grembo materno fino alla sua naturale conclusione.
     Nata a seguito dell’approvazione della legge sull’aborto oggi e per continuare la lotta contro questa pratica,  ha ampliato oggi la sua attenzione a tutta l’esistenza umana. Rimane per tutti noi una sfida da accogliere, andando come sempre  controcorrente suscitando scandalo  e ostilità da parte di una certa cultura laicistica.  Lo slogan di quest’anno è: La vita è futuro, occorre andare avanti, ascoltare il futuro, mettersi in cammino sempre come fece Gesù al termine dello scontro avuto con i suoi compaesani e come ci chiede anche a tutti noi oggi.

     Ma veniamo al Vangelo di questa Domenica. Gesù ha appena enunciato il Suo proclama messianico: “il Padre mi ha mandato ad annunciare ai poveri  il lieto annuncio e la liberazione ai prigionieri”  messaggio (Vangelo) di gioia e di salvezza per tutti. Dopo un attimo di meraviglia si passa presto allo sdegno e all’ostilità. Perché? La Sua Parola chiede conversione ed accoglienza (come la vedova e il lebbroso Naim), richiede un cuore aperto al nuovo ed al futuro, che sappia andare controcorrente con la mentalità comune del mondo.  Al mito della scientificità che tutto spiega e che tutto vorrebbe comprende si contrappone l’azione di Dio che propone la Sapienza del cuore  e dell’Uomo nuovo.
     “Allora lo condussero sul ciglio del monte per gettarlo giù. Ma come sempre negli interventi di Dio, improvvisamente si verifica uno strappo nel racconto, un buco bianco, un “ma”. Ma Gesù passando in mezzo a loro si mise in cammino. Un finale a sorpresa. Non fugge, non si nasconde, passa in mezzo a loro, aprendosi un solco come di seminatore, mostrando che si può ostacolare la profezia, ma non bloccarla. «Non puoi fermare il vento, gli fai solo perdere tempo» (G. Gaber). Non puoi fermare il vento di Dio”.

(Letture: Geremia 1,4-5.17-19; Salmo 70; 1 Corinzi 12,31-13,13)

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