“In quel tempo, Gesù disse ai suoi
apostoli: «Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che
non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico
nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio voi
annunciatelo dalle terrazze. E non abbiate paura di quelli che uccidono il
corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; abbiate paura piuttosto di
colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo. Due
passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a
terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono
tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò
davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli
uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli». (MT 10)
Il
primo invito che Gesù ci fa è quello del coraggio, virtù essenziale per vivere
dignitosamente ogni vita umana, non solo per il credente. Non il coraggio delle
grandi imprese ma quello da indossare tutti i nostri giorni feriali e festivi:
il coraggio della verità. Contro i complotti che si ordiscono nelle tenebre
della notte del male, le congiure ordite contro l’innocente, le trame eversive
con il nemico giurato. Non solo quelle dei palazzi del potere con la “P”
maiuscola ma tutte quelle che riempiono le nostre comunità, i nostri luoghi che
ogni giorno viviamo.
Temete più la perdita della vostra dignità, la
perdita della speranza, della fede più di quella del corpo; sapendo che il
corpo come l’anima sono nella mani di Dio che ci custodisce.