sabato 16 febbraio 2019

LA VERA GIOIA


“La Mia gioia sia con voi e la vostra gioia sia piena!”
                                                                                                                                              Gv 15,11

Quando dovetti scegliere una frase del Vangelo per metterlo nel ricordino della mia Ordinazione Presbiterale, scelsi questo versetto. Ero allora, come oggi consapevole che solo la gioia è il desiderio più profondo del cuore umano e Gesù viene a rispondere in pienezza a tale anelito umano.


Non la gioia del mondo è bene precisarlo subito, ma la gioia di Dio. Quella del mondo è effimera, sfuggevole, inappagante. Spesso fondata sul possesso di cose o creature. Legata alla ricerca del piacere individuale ed egoistico.
Quella di Dio e che Gesù ci porta e frutto dello Spirito e che Francesco chiamerà “Perfetta Letizia”. Non chimera non parziale ma piena, completa e definitiva, frutto di un cammino e di una vera conversione: dagli idoli del mondo alla libertà, all’Amore come dono di noi stessi che hanno il coraggio di pagare in prima persona per la costruzione del mondo Nuovo.
La prima beatitudine evangelica, e quella che in qualche modo le riassume tutte,   è la Povertà… unica ad essere vissuta già nel presente da coloro che la praticano :Beati voi, poveri,perché vostro è il regno di Dio. Non vive sul possesso ma nasce dalla libertà del camminatore, perché la strada e già in se la gioia del traguardo e la via il senso della nostra storia e non solo il raggiungimento della meta.
Alle quattro beatitudine si contrappongono i quattro guai, che non sono la condanna di Dio ma piuttosto il Suo rimpianto nel vedere l’uomo infelice e scontento. Un avvertimento posto sulla nostra strada per indicarci il pericolo che possiamo incorrere sbagliando la strada.
Dio è felice se noi saremo felici ed è sempre dalla parte della piena realizzazione della vita Umana, da Lui voluta creata e redenta, mai parziale ma completa  e che troverà la pienezza nella gioia eterna.
Luca 6,17.20-26

Nessun commento:

Posta un commento