venerdì 29 giugno 2012

GESU', SIGNORE DELLA VITA E DELLA MORTE



XIII Domenica del tempo ordinario Anno B

(...) Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!». E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. (...)

“Non temere”, anche difronte al male assoluto su questa terra , la morte, mi invita a non temere. Per Lui Signore delle vita, la morte e solo un sonno leggero che al più lieve tocco fa risvegliare. Non a caso il luogo dove i cristiani portano i loro defunti per il riposo eterno si chiama “cimitero”, che vuol dire appunto luogo del sonno, ove ci si dorme. «Perché piangete? Non è morta questa bambina, ma dorme». Dorme, come tutti i nostri che ci hanno preceduto e che sono in attesa del risveglio. Dormono, come una parentesi tra questo sole e il sole di domani, e per Dio l'ultimo risveglio è sulla vita. Occorre però , come al solito, un atto umano tra i più profondi e sinceri che l’uomo possa fare si compia: affidarsi completamente a Lui, avere fede in altre parole Avere fede non è un atto di resa quando le mie forze non arrivano a fare ciò che vorrei, ma un gesto di apertura del cuore umano perchè possa vincere l’Amore e la Potenza di Dio nella mia vita… ed allora i miracoli, anche quelli più difficili o impossibili, avvengono ieri come oggi. Prese la mano della bambina e le disse alzati! Su ogni creatura, su ogni fiore, su ogni uomo, su ogni donna ripete la benedizione di quelle antiche parole: Talità kum, giovane vita, dico a te, alzati, rivivi, risplendi. Tu porti salvezza. Grazie Signore della Vita!

Per una lettura personale
(Letture: Sapienza 1, 13-15; 2, 23-24; Salmo 29; 2 Corinzi 8, 7.9.13-15; Marco 5, 21-43) 

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