domenica 2 settembre 2012

MANI SPORCHE E CUORE PULITO


XXII Domenica
Tempo ordinario - Anno B

« (...) "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini". Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall'uomo a renderlo impuro». E diceva: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza»... 

Abbiamo vissuto anni orsono la famosa epoca giudiziaria denominata “mani pulite”, oggi Gesu’ ci dice che non basta o non e’ necessario dal punto di vista morale avere solo le mani pulite, ma che la cosa importante per l’uomo e’ avere il cuore pulito. Le mani possono anche essere sporche, segno di chi lavora duramente, ma Gesu’ guarda il cuore dell’uomo , le sue intenzioni, i suoi desideri, i suoi progetti. E’ dal cuore, inteso come interiorita’ che nascono tutte le cose che contamina l’uomo, I farisei davano solo consigli di natura igienica e sanitaria ma che non riguardano certo il nostro rapporto con Dio. Gesu’ inaugura la religione del cuore, dell’aomre al prossino in modo concreto e non solo una salvezza personale realizzata con pratiche e riti availsi dal nostro rapporto con il prossimo, una religione molto “laica” potremo dire oggi tanto per capirci, ma che raggiunge il cuore di Dio e dell’uomo nel suo essere piu’ profondo.

“Che aria di libertà con Gesù! Apri il Vangelo ed è come una boccata d'aria fresca dentro l'afa dei soliti discorsi. Scorri il Vangelo e passa l'ombra di una perenne freschezza, un vento creatore che ti rigenera, che apre cammini, perché con Cristo sei tornato al cuore felice della vita”.

Per una lettura personale
(Letture: Deuteronomio 4, 1-2.6-8; Salmo 14; Giacomo 1, 17-18. 21b-22.27; Marco 7,1-8.14-15.21-23) 

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