sabato 21 aprile 2012

L'INCONTRO CON COLUI CHE VIVE PER SEMPRE


III Domenica di Pasqua  Anno B



(...) «Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora (...) disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».

Non sono un fantasma! Chi è un fantasma se non l’ombra della vita passata! Gesù Risorto Vive una vera vita, una nuova vita. Lazzaro fu resuscitato da Gesù ovvero tornò alla vita che aveva prima di morire ma Lazzaro poi alla sua ora morì di nuovo, non così  per il Risorto. Gesù Risorto non muore più e vive per sempre!!!  Gesù è lo stesso ed è diverso, è il medesimo ed è trasformato, è quello di prima ed è altro. Se questo è il dato teologico che il vangelo ci riporta, le conseguenze pratiche nella mia vita sono importantissime: Gesù Risorto è vivo ed io, lontano nel tempo dai fatti narrati, lo posso incontrare come mio contemporaneo sulle strade della mia vita non come un fantasma ma in carne ed ossa ed entrare nella vita concreta dei suoi amici. Madre Teresa di Calcutta lo incontrò tra le vie affollate di quella megalopoli in quel povero che le chiese “Ho sete” e la sua vita cambiò non fu un’allucinazione ma un vero incontro con il Risorto. Oggi tocca a noi accostarsi a quella mensa che ha preparato; mangiare insieme con lui è il segno della festa e della comunione ritrovata!

PER LA LETTURA PERSONALE
( Atti degli Apostoli 3, 13-15. 17-19; Salmo 4; 1 Giovanni 2, 1-5; Luca 24,35-48)

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