venerdì 30 maggio 2014

UNA RIFLESSIONE DI DON. G. B. QUILICI SU MARIA PER CONCLUDERE IL MESE DI MAGGIO


Da un’omelia di Giovanni Battista Quilici 
 Fratelli, che noi possiamo invocare Maria e che nei nostri bisogni ella ci sia protettrice piena di misericordia, è una verità su cui non dobbiamo nutrire il minimo dubbio. La Chiesa ha definito che, in generale, noi possiamo invocare i santi che Dio ha già chiamato a sé e li ha accolti nel suo Regno; a maggior ragione, in tutte le necessità della nostra vita, possiamo ricorrere a lei, che è la Regina dei beati e degli angeli, e presentarle le nostre preghiere.
Beata l’anima fedele che ha fondato la sua speranza in Maria! Beato chi, pieno di venerazione per il Figlio, ha imparato fin dalla sua infanzia ad implorare la protezione della Madre, Maria! Ricordiamo però che Maria sdegna e rifiuta un culto che non ha il suo principio nell’amore di Gesù. E quanto più il culto di Maria è autentico, tanto più richiede un cuore puro e una condotta irreprensibile, ed esige che non compiamo mai azioni indegne della nostra vocazione cristiana.
“Oh Maria, riconosciamo essere in te un ritratto perfetto dell’opera dell’Altissimo. Per questo ci rifugiamo in te e ti chiediamo di proteggerci per tutta la vita!” ( omelia 8)

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