sabato 21 luglio 2012

IL RIPOSO ILLUMINA E DA' SENSO AL LAVORO


XVI Domenica del Tempo ordinario – Anno B

Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto [...]. Ed egli disse loro: «Venite in disparte [...], e riposatevi un po'». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e [...] accorsero là a piedi [...]. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore [...].

Siamo figli dell’attivismo, tutto si misura sul fare, tutto ha senso se si produce sempre di piu’ in una logica del consumismo sempre piu’ spietato. E’ una analisi molto semplice questa, che nasce dal nostro vissuto quotidiano, che bene o male ci condiziona tutti. Non esistono piu’ giorni ferali e festivi ma tutti sono giorni del comperare e del vendere. Si potrebbe andare avanti chissa’ quanto a descrivere questo nostro mondo fondato sulla logica del mercato senza piu’ attenzione all’uomo. Il Vangelo di oggi ci dice che Gesu’ non e’ tanto preoccupato di quello che gli apostoli avevano fatto ma su di loro stessi. Prima viene l’Uomo, con i suoi bisogni, con le sue esigenze, con il suo vissuto, dopo quello che ha fatto. E’ l’Uomo che da valore al lavoro e non viceversa. Un mondo da rovesciare o meglio da ordinare con logiche Umane, come Gesu’ ci ha insegnato.

(Letture: Geremia 23,1-6; Salmo 22; Efesini 2,13-18; Marco 6,30-34)

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