domenica 4 marzo 2018


III Domenica di Quaresima Anno B

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. [...] 



Il fatto raccontato in questa terza Domenica di quaresima , oltre al valore in se stesso di fatto storico, ha come sempre un valore per noi che lo leggiamo in questo XXI secolo dopo Cristo.
La frase su cui vorrei soffermarmi è quella che Gesù rivolge aitanti venditori che affollavano il tempio di Gerusalemme. “non fate della casa del Padre mio un mercato”. Frase quanto mai forte e detta con impeto, dopo aver rovesciato banchi e bancarelle e scacciato i tanti animali sacrificali che affollavano il luogo sacro.
La prima cosa che ci interpella è capire quale sia questa casa a cui Gesù fa riferimento, non dice: “Non fate di questo tempio un mercato” va oltre avendo in mente un altro tempio ancora più sacro ed inviolabile, il corpo umano. E’ questo che non deve essere oggetto di compra-vendita.
San Paolo lo dirà chiaramente  ai Corinzi nella prima lettera che gli invierà: O non  sapete che il vostro corpo è tempio e lo Spirito Santo che è in voi e che avete daDio, e che non appartenete a voi stessi”?
Ogni corpo d'uomo e di donna è divino tempio: fragile, bellissimo e infinito. E se una vita vale poco, niente comunque vale quanto una vita. Perché con un bacio Dio le ha trasmesso il suo respiro eterno. (E. R.)
Non fare  mercato della vita umana, dei rapporti tra esseri umani, delle religioni, della fede, dell’amore, vivete nel rispetto altrui e nella logica della gratuità. Gesù rovescia in tutti i sensi i nostri modi di pensare e di vivere, ristabilendo un nuovo ordine tra gli uomini.

(Letture: Esodo 20,1-17; Salmo 18; 1 Corinzi 1,22-25; Giovanni 2,13-25)

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