sabato 23 febbraio 2019

Dove è odio, fa che io porti l'Amore.


VII Domenica Tempo ordinario Anno C

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l'altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da' a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro (...).

Se in Vangelo di Domenica scorsa, le beatitudine, è una sorta di carta costituzionale del cristianesimo, quella di questa domenica è il regolamento attuativo, la messa in opera del cristianesimo e del cristiano:l’Amore.
Amore come unica risposta al male che affligge il mondo. Raggiungiamo così il punto più alto del messaggio evangelico ma anche il centro vitale della nostra stessa vita.
Il brano inizia con un appello rivolto a noi che ascoltiamo. Non si tratta solo un problema di udito, ma di un atteggiamento più profondo di saper tacere per aprirsi all’ascolto del cuore, in altre parole di mettersi in atto di conversione con le nostre certezze, con la nostra sapienza e con tutto quello che ci appartiene e ascoltare la Parola di Gesù.
È la preghiera semplice di San Francesco.

Oh! Signore, fa di me uno strumento della tua pace:
dove è odio, fa ch'io porti amore,
dove è offesa, ch'io porti il perdono,
dove è discordia, ch'io porti la fede,
dove è l'errore, ch'io porti la Verità,
dove è la disperazione, ch'io porti la speranza.

Dove è tristezza, ch'io porti la gioia,
dove sono le tenebre, ch'io porti la luce.
Oh! Maestro, fa che io non cerchi tanto:
Ad essere compreso, quanto a comprendere.
Ad essere amato, quanto ad amare
Poichè:
Se è: Dando, che si riceve:
Perdonando che si è perdonati;
Morendo che si risuscita a Vita Eterna.
Amen.

Dove vedi che manca qualche cosa… metticelo tu! Il mondo che desideri, costruiscilo. «Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo».





sabato 16 febbraio 2019

LA VERA GIOIA


“La Mia gioia sia con voi e la vostra gioia sia piena!”
                                                                                                                                              Gv 15,11

Quando dovetti scegliere una frase del Vangelo per metterlo nel ricordino della mia Ordinazione Presbiterale, scelsi questo versetto. Ero allora, come oggi consapevole che solo la gioia è il desiderio più profondo del cuore umano e Gesù viene a rispondere in pienezza a tale anelito umano.


Non la gioia del mondo è bene precisarlo subito, ma la gioia di Dio. Quella del mondo è effimera, sfuggevole, inappagante. Spesso fondata sul possesso di cose o creature. Legata alla ricerca del piacere individuale ed egoistico.
Quella di Dio e che Gesù ci porta e frutto dello Spirito e che Francesco chiamerà “Perfetta Letizia”. Non chimera non parziale ma piena, completa e definitiva, frutto di un cammino e di una vera conversione: dagli idoli del mondo alla libertà, all’Amore come dono di noi stessi che hanno il coraggio di pagare in prima persona per la costruzione del mondo Nuovo.
La prima beatitudine evangelica, e quella che in qualche modo le riassume tutte,   è la Povertà… unica ad essere vissuta già nel presente da coloro che la praticano :Beati voi, poveri,perché vostro è il regno di Dio. Non vive sul possesso ma nasce dalla libertà del camminatore, perché la strada e già in se la gioia del traguardo e la via il senso della nostra storia e non solo il raggiungimento della meta.
Alle quattro beatitudine si contrappongono i quattro guai, che non sono la condanna di Dio ma piuttosto il Suo rimpianto nel vedere l’uomo infelice e scontento. Un avvertimento posto sulla nostra strada per indicarci il pericolo che possiamo incorrere sbagliando la strada.
Dio è felice se noi saremo felici ed è sempre dalla parte della piena realizzazione della vita Umana, da Lui voluta creata e redenta, mai parziale ma completa  e che troverà la pienezza nella gioia eterna.
Luca 6,17.20-26

PREGHIERA A MARIA


PREGHIERA A MARIA MADRE DEL NOSTRO CAMMINO

Prima di proporre le tre meditazioni che ci condurranno all’evento di Luglio a La Verna, (memoria, coraggio, speranza) nei prossimi mesi, ecco una bellissima preghiera di DonTonino Bello.
Anche in questa preghiera, la “giornata” dell’uomo e scandita da vari momenti: mattino, meriggio e sera e notte. A Maria nostra compagna di cammino in questo nostro progetto denominato RI-Capitoli-Amo affidiamo le nostre speranze ed attese.
«Santa Maria, Madre tenera e forte, nostra compagna di viaggio sulle strade della vita, ogni volta che contempliamo le cose grandi che l'Onnipotente ha fatto in te, proviamo una così viva malinconia per le nostre lentezze, che sentiamo il bisogno di allungare il passo per camminarti vicino.
 
Santa Maria, vergine del mattino, donaci la gioia di intuire, pur tra le tante foschie dell'aurora, le speranze del giorno nuovo. Ispiraci parole di coraggio. Non farci tremare la voce quando, a dispetto di tante cattiverie e di tanti peccati che invecchiano il mondo, osiamo annunciare che verranno tempi migliori.

Santa Maria, vergine del meriggio, donaci l'ebbrezza della luce. Stiamo fin troppo sperimentando lo spegnersi delle nostre lanterne, e il declinare delle ideologie di potenza, e l'allungarsi delle ombre crepuscolari sugli angusti sentieri della terra, per non sentire la nostalgia del sole meridiano.

Santa Maria, vergine della sera, Madre dell'ora in cui si fa ritorno a casa, e si assapora la gioia di sentirsi accolti da qualcuno, e si vive la letizia indicibile di sedersi a cena con gli altri, facci il regalo della comunione.
Santa Maria, vergine della notte, noi t'imploriamo di starci vicino quando incombe il dolore, e irrompe la prova, e sibila il vento della disperazione, e sovrastano sulla nostra esistenza il cielo nero degli affanni, o il freddo delle delusioni, o l'ala severa della morte. Liberaci dai brividi delle tenebre».

giovedì 14 febbraio 2019

RICAPITOLIAMO

MI E' STATO CHIESTO DI PRECISARE A CHI E' RIVOLTO IL PROGETTO RICAPITOLIAMO E QUAL'E' L'ETA' NECESSARIA PER PARTECIPARE.

RICAPITOLIAMO
PRIMA DI TUTTO E' UN DONO
CHE VORREI FARE A TUTTI I GIOVANI DI IERI
INCONTRATI NEGLI ANNI 80-90
A LA VERNA 
IN OCCASIONE DEI MIEI 70 ANNI DI ETA' MA APERTO A TUTTI.

POI E' UN PROGETTO.
NON SOLO RITROVARSI
MA PENSARE INSIEME
PER ANDARE OLTRE.
GUARDANDO IL FUTURO E DAR CREDITO ALLA SPERANZA!

PER QUESTO E' STATO TRACCIATO UN CAMMINO
FATTO DI RIFLESSIONI, PREGHIERE E PROPOSTE.


RISERVATO A COLORO CHE HO INCONTRATO
NEL PASSATO MA APERTO A CHI VUOLE APRIRSI ALLA NOVITA'
DELLA VITA IN OGNI PERIODO DELL'ESISTENZA.

LA GIOVINEZZA NON E' LEGATA ALL'ETA' ANAGRAFICA
E UNA CARATTERISTICA DELL'ANIMA.
CI VUOLE TANTO TEMPO PER DIVENTARE GIOVANI!
NON ESISTE LIMITE D'ETA' PER PARTECIPARE AL PROGETTO
RICAPITOLIAMO
PURCHE' TU TI SENTA GIOVANE.... !




sabato 9 febbraio 2019

V DOMENICA T. O.


Servo per amore

Una notte di sudore
sulla barca in mezzo al mare
e mentre il cielo si imbianca già,
tu guardi le tue reti vuote.
Ma la voce che ti chiama
un altro mare ti mostrerà
e sulle rive di ogni cuore,
le tue reti getterai.
Offri la vita tua come Maria
ai piedi della croce
e sarai servo di ogni uomo,
servo per amore,
sacerdote dell'umanità.



“Una notte di sudore sulla barca in mezzo al mare”… così inizia la canzone Servo per Amore, ispirata al brano del Vangelo di questa settimana.
Una notte, mille notti come nella nostra storia personale, delusioni, scoraggiamenti, sconfitte. Decidiamo così di tirare in secco la nostra banca di arrenderci a qualcosa che sembra più forte di noi. Dio guarda e decide di salire a bordo della nostra barca, non teme di compromettersi con i nostri fallimenti di far naufragio con noi… ci spinge a riprendere il largo: Duc in altum.
Sembra di sentire la voce di Giovanni Paolo II che esortava i giovani a Tor Vergata: Voi non vi rassegnerete a questo mondo”, rassegnarsi alla vita, senza più capacità di ricominciare, vinti definitivamente ad una vita mediocre ed incolore senza più entusiasmi.

domenica 3 febbraio 2019

LA VITA E' FUTURO

CARISSIMI AMICI,
                                   OGNI SETTIMANA PUBBLICHERO' UN POST CON L'OMELIA DELLA DOMENICA, COME PROMESSO.

SARA' ANCHE QUESTO UN MOMENTO DI RIFLESSIONE PER TUTTI NOI IN VISTA DELL'EVENTO DI LUGLIO A LA VERNA. A QUESTA PROPOSTA SEGUIRANNO TRE RELAZIONI FATTA DA GIOVANI DEL NOSTRO GRUPPO ED ALTRI DOCUMENTI CHE VIA VIA  VI INVIERO'. E' IMPORTANTE QUESTO LAVORO DI PREPARAZIONE IN QUANTO IL NOSTRO PROGETTO NON E' UN "AMARCORD" MA UN MOMENTO PER CAMMINARE INSIEME VERSO IL FUTURO CHE CI ATTENDE.


IV Domenica T. O. Anno C

     Questa Domenica celebriamo la 42° Giornata della Vita, momento importante per riflettere, come Comunità di credenti, sul grande Dono della Vita ma anche su tutte le insidie che essa corre nella nostra società, dal suo sorgere nel grembo materno fino alla sua naturale conclusione.
     Nata a seguito dell’approvazione della legge sull’aborto oggi e per continuare la lotta contro questa pratica,  ha ampliato oggi la sua attenzione a tutta l’esistenza umana. Rimane per tutti noi una sfida da accogliere, andando come sempre  controcorrente suscitando scandalo  e ostilità da parte di una certa cultura laicistica.  Lo slogan di quest’anno è: La vita è futuro, occorre andare avanti, ascoltare il futuro, mettersi in cammino sempre come fece Gesù al termine dello scontro avuto con i suoi compaesani e come ci chiede anche a tutti noi oggi.