sabato 26 gennaio 2013

DIO E' SEMPRE DALLA PARTE DELL'UOMO


III Domenica Tempo ordinario - Anno C

(...) In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea...Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l'anno di grazia del Signore». Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette (...) Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». 

Gesù il Figlio di Dio venuto sulla terra annuncia, senza esitazioni che Dio ha il suo progetto e che questi è la realizzazione dell’uomo e della sua vita. Non è venuto per giudicare o per accampare diritti ma solo a liberare l’uomo d tutto ciò che lo tiene prigioniero… altro che oppio dei popoli, Dio non vuole persone asservite da nessun tipo di dominazione politica, morale o dal peccato ma uomini liberi! Tanto liberi fino a sapersi donare per gli altri come Lui ha fatto per noi.
Scriveva padre Giovanni Vannucci: «Il cristianesimo non è una morale ma una sconvolgente liberazione». La lieta notizia del Vangelo non è l'offerta di una nuova morale migliore, più nobile o più benefica delle altre. Buona notizia di Gesù non è neppure il perdono dei peccati. 
La buona notizia è che Dio mette l'uomo al centro, e dimentica se stesso per lui, e schiera la sua potenza di liberazione contro tutte le oppressioni esterne, contro tutte le chiusure interne, perché la storia diventi "altra" da quello che è. Un Dio sempre in favore dell'uomo e mai contro l'uomo. 
Infatti la parola chiave è "liberazione". E senti dentro l'esplosione di potenzialità prima negate, energia che spinge in avanti, che sa di vento, di futuro e di spazi aperti. Nella sinagoga di Nazaret è allora l'umanità che si rialza e riprende il suo cammino verso il cuore della vita, il cui nome è gioia, libertà e pienezza. Nomi di Dio.

Per una lettura personale:
(Letture: Neemìa 8, 2-4.5-6.8-10; Salmo 18; 1 Corinzi 12,12-30; Luca 1,1-4;4,14-21).

domenica 20 gennaio 2013

NOZZE DI CANA, SALVARE LA GIOIA DEL MONDO


II domenica Tempo ordinario - Anno C

(...) Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela». Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d'acqua le anfore»; e le riempirono fino all'orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono (...).

Come sempre il brano del vangelo si presta a mille riflessioni, io vorrei invece soffermami su un particolare: il vino. A prima vista sembra quasi che questo primo miracolo non sia in effetti un gran miracolo, tanti infatti riescono a trasformare acqua in vino specie oggi con le mille alchimie delle chimica moderna. Recentemente ho visto che esistono dei Kit già proni basta aggiungere acqua per ottenete del vino ”speciale”. Non è questo allora il vero miracolo di Cana, il vero miracolo è salvare la gioia di una giovane coppia di sposi nel giorno più bello della loro vita. Quanto bisogno c’è di questi Miracoli anche nel nostro quotidiano: salvare la gioia della famiglia umana cosi’ duramente messa alla prova; tasse, scuola, servizi tutto nella nostra società sembra essere contro questa fondamentale cellula della nostra società. Il vino è allora la gioia della vita, simbolo dell’amore stesso che Gesù è venuto a salvaguardare:” la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena”.
«Dobbiamo trovare Dio precisamente nella nostra vita e nel bene che ci dà. Trovarlo dentro la nostra felicità terrena». (Bonhoeffer).

per una lettura personale:
Letture: (Isaia 62, 1-5; Salmo 95; 1 Corinzi 12, 4-11; Gv 2,1-11)