II Domenica -
Tempo ordinario Anno B
In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi
discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'agnello di
Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù
allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa
cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove
dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli
dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
[...]
Gesù allora si voltò e, vedendo che lo
seguivano, disse:
«Che cercate?».
Le prime parole
che Gesù pronuncia nel Vangelo di Giovanni sono in forma di domanda. Sappiamo
bene che in tutti i Vangeli le prime parole di Gesù che pronuncia acquistano un
valore importantissimo, quasi una sorta di tema che poi verrà ripreso nel corso
di tutta l’opera, una sorta di chiave di lettura per comprendere il messaggio
stesso che l’Evangelista si propone di consegnare ai cristiani del suo tempo e
di quelli futuri. Nel vangelo di Giovanni le prime parole di Gesù sono: “Che
cosa cercate?"
A riguardo, Padre
Ermes Rochi ha predicato gli esercizi spirituali al Santo Padre nel 2016, le sue meditazioni sono state riportate poi in un libro dal titolo: Le nude domande del Vangelo. Le domande
contengono tesori, aprono rivelazioni. Noi spesso cerchiamo subito le risposte,
lasciamoci invece interpellare dalle domande
Gesù non dà
risposte ma predilige domande. A noi è chiesto di trovare le risposte dentro noi stessi, nel
segreto del nostro cuore, dopo un'attenta riflessione e preghiera alla ricerca
del vero bene. Lo Spirito Santo ci viene in aiuto illuminando gli occhi del nostro cuore e della nostra mente per saper leggere la volontà di Dio nella nostra vita. Non a caso Gesù
si è auto definito la Via che tutti noi dobbiamo percorrere, nella ricerca
della Verità che, passo dopo passo, ci conduce alla Vita. Una strada che inizia
come quella dei discepoli del nostro Vangelo, con una domanda: “Che cercate”?
Tutto è racchiuso un quel “quid”.
Gesù si pone successivamente, come una cammino spirituale: venite e vedrete. Due verbi uno
il primo al presente, “venite”, il
secondo al futuro, “vedrete” come
compimento dopo aver concluso la ricerca.
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