V Domenica di Pasqua Anno B
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l'agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia,
e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più
frutto.
Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso
se non rimane nella vite, così neanche voi se
non rimanete in me.
Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in
lui, porta molto frutto,
perché senza di me non potete far nulla.
Chi non
rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca;
poi lo raccolgono, lo
gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi,
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi,
chiedete quello che volete e vi sarà fatto.
In questo è glorificato il
Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
Dopo aver celebrato la Domenica del Buon Pastore, la liturgia
questa Domenica ci offre l’immagine di Gesù buon-bravo vignaiolo. Due scene che
ci collegano al lavoro alla quotidianità del nostro essere, che hanno il sapore
di cose semplice come il pane o il buon vino sulla mensa di ogni giorno.
Dio agricoltore ed io il suo campo la sua vigna. Preziosa, unica
da cui attende pienezza di vita e ricchi frutti.
“E
il mio padre è il vignaiolo: un Dio contadino, che si dà da fare attorno a me,
non impugna lo scettro ma la zappa, non siede sul trono ma sul muretto della
mia vigna. A contemplarmi. Con occhi belli di speranza”.
Ermes Ronchi
Rimane da capire il discorso della potatura.
Spesso è stato spiegato, come accade nel vangelo, in senso moralistico, come
rinuncia o ancor peggio come accettazione del male che ci limita, potati nelle
nostre attese, potati nei nostri sogni legittimi, potati nei nostri affetti e
così via. Chiedete ad un vignaiolo perché si pota e lui ve lo dirà. La sua
risposta coincide esattamente con quella che ci dona Gesù… perché porti più frutto, più vita e il vino
che da quel frutto si ricaverà, sarà più buono e più prezioso. Si toglie ciò
che non serve perché il ricavato sia più buono e ricco.
Il Dio della vita che dona vita non si smentisce mai e non si
contraddice, se toglie qualcosa e perché è pronto a donare ancora di più. Se
chiude una finestra è perché vuol aprite la Porta.
(Letture: Atti 9,26-31; Salmo 21; 1 Giovanni 3,18-24;
Giovanni 15,1-8)
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