“L’alba di un nuovo giorno, quando ancora le ombre
della notte non hanno ancora lasciato il passo alla luce, il primo
giorno della settimana, nel mese di Nissan che segnava l’inizio del nuovo
anno”
Queste parole sono
state messe nel Vangelo non solo come nota redazionale con cui iniziare il
racconto ma se colte nella sua dimensione più profonda, come
chiave di lettura del significato della
pasqua stessa. Un nuovo inizio, una
rinnovazione universale che coinvolge tutto il mondo. Una nuova creazione che Dio compie per
salvarlo dalla distruzione che il peccato aveva operato e salvarlo dalla morte
che di esso è aspetto più visibile, diventandone l’emblema stesso.
Mi vengono in mente del Signore: ecco Io faccio nuove tutte le cose, non nuove cose da aggiungere o
sostituite a quelle già esistenti, ma rinnovare quelle che già esistono e che
sono invecchiate, stanche e morte per
mille motivi. Il Signore risorge per rinnovare il nostro mondo, con Lui
tutto risorge e torna alla pienezza della vita che solo l’Amore può donare.
Anche per Gesù la resurrezione non è un ritorno alla vita
precedente, quella cha aveva prima della morte ma una Vita Nuova che non avrà
più fine. Gesù è il vivente e vive per sempre tra i suoi e nella sua Chiesa per
i secoli futuri.
Solo chi ama si mette in cammino quando è ancora buoi,
sfidando paure e pericoli per raggiungere il luogo della sepoltura non arresi o
vinti al potere effimero della morte. Subito alla vista di quel macigno
rotolato corrono a portare la gioia di
quella tomba vuota ai fratelli smarriti.
Quando tutto sembrava finito l’Amore ha riaperto la via alla
vita.
Perché cercate tra i morti Colui che è Vivo! Diranno gli
Angeli. Gesù è il vivente questo il Suo nuovo nome e così lo si chiamerà.
Si il Signore è risorto, veramente il Signore è risorto nei
nostri cuori e vive per sempre con noi.
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